
La ricostruzione con acrilico è il primo metodo con cui si è cominciato a realizzare le unghie artificiali, ma ancora oggi è estremamente valido e di impareggiabile qualità in fatto di resistenza agli urti. Inoltre è particolarmente indicato nei casi di onicofagia più gravi.
Per utilizzarlo occorre un liquido composto da monomeri e una polvere composta da polimeri, i quali si attivano nel momento in cui entrano in contatto e formano un composto che verrà posato sull’unghia. Per la lavorazione si utilizza un pennello con setole naturali e una ghiera abbastanza ampia (8-10 mm) per le unghie da salone.
In quali situazioni è indicato?
La ricostruzione con acrilico è adatta ad unghie non particolarmente sottili o flessibili ed è vivamente consigliato in caso di onicofagia, sia grave che lieve.
Quali sono le clienti giuste per l’acrilico?
Grazie alla resistenza più elevata rispetto a qualsiasi altro prodotto per unghie, l’acrilico è adatto a quelle clienti che svolgono lavori manuali e/o a contatto con prodotti chimici, oppure per coloro che hanno poca accortezza nel mantenere un trattamento di ricotruzione.
Perché le master lo consigliano?
Un’onicotecnica, per essere tale, deve saper padroneggiare tutte le tecniche di ricostruzione. Imparare il metodo acrilico è fondamentale, specialmente per quei casi in cui ci si trovi a lavorare su lamine molto difficili da trattare o con onicofagia grave.